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Cucina

Come scegliere la biancheria da tavola e da cucina e come lavarla

29 Maggio 2020

Ci siamo: abbiamo appena traslocato e finalmente siamo lì, nella nostra casa nuova. Tra le stanze vuote, ce n’è una che più di tutte darà lo stile alla casa: la cucinaCome arredarla? Che tipo di arredo e decorazioni saranno più adatti a esaltarne lo stile?

Sono tutte domande che ci poniamo anche dopo qualche anno, quando abbiamo voglia di dare una ventata di freschezza alla stanza della casa più frequentata dalla famiglia. Basta poco per rivoluzionarla, non servono mobili nuovi: possiamo cambiare gli accessori, le tovaglie o gli strofinacci per trovarci davanti a una stanza completamente rinnovata

Biancheria da tavola

Come arredare la cucina con la biancheria da cucina

Per capire come arredare la cucina e rinnovarla nel modo giusto, per prima cosa bisogna essere pratici e guardare bene com’è fatta. È piccola e stretta? C’è molto spazio? Abbiamo scelto dei mobili chiari o scuri? In tutti questi casi, c’è una regola da seguire: quella di rispettare lo stile che abbiamo scelto, per fare in modo che i vari complementi di arredo stiano bene fra loro.

Se abbiamo optato per mobili dai colori chiari, dobbiamo solo scegliere i colori degli accessori che andremo a posizionare per arricchire l’ambiente. In questo caso possiamo anche osare con qualche colore più acceso, per le tovaglie o gli strofinacci, che renderanno immediatamente la cucina vivace e ospitale. Viceversa, se la nostra cucina è arredata con mobili scuri e vogliamo renderla più luminosa e allegra, non dovremo fare altro che andare a scegliere accessori dai colori chiari e con una forte personalità. La biancheria da cucina è una grande alleata in questo senso, perché ci permette di giocare con gli stili e rinnovare la nostra cucina ogni volta che lo vogliamo.

Come scegliere la tovaglia giusta

Di cotone, bianche, di Fiandra, colorate… le tovaglie possono avere tantissime fantasie e materiali. Ma come scegliere la tovaglia più adatta alla nostra cucina e all’occasione in cui vogliamo sfoggiarla per far colpo sugli ospiti?

Intanto bisogna considerare l’occasione: se stiamo preparando una cena molto formale, una tovaglia bianca semplice o comunque una sobria tinta unita renderà la nostra tavola elegante e sarà la base perfetta per i piatti che useremo. In questo caso, i materiali più adatti saranno il lino o il cotone. Se invece stiamo preparando una cena fra amici e vogliamo dare un tocco di colore alla tavola, via libera alle tovaglie e ai piatti colorati, che renderanno la serata allegra e informale.

Dobbiamo stare attenti, poi, a scegliere la misura della tovaglia: un calcolo errato delle dimensioni, infatti, potrebbe farci ritrovare con un tavolo mini, che finirebbe inglobato da una tovaglia maxi, molto scomoda anche per gli ospiti. Siamo di corsa, abbiamo poco tempo e vogliamo una tovaglia che si pulisca in fretta? Nessun problema: possiamo optare per una tovaglia antimacchia, semplice e comoda da pulire.

Cos’è la tovaglia antimacchia e come lavarla

Se stiamo cercando di coniugare praticità ed efficienza, le tovaglie antimacchia sono senz’altro il prodotto che fa per noi. Comode e lavabili in un attimo, sono subito pronte per un nuovo utilizzo.

Di solito la tovaglia antimacchia è in poliestere, un tessuto che per morbidezza si avvicina molto al cotone e che può essere lavato con un colpo di spugna. Se, come accade spesso, sulla nostra tovaglia troviamo macchie di olio o di sporco, non ci sarà bisogno di strofinare, col rischio di ritrovarsi una tovaglia rovinata. Il poliestere cerca infatti di evitare l’assorbimento della macchia: basterà passarci sopra una spugna bagnata per lavare la nostra tovaglia antimacchia.

La tovaglia antimacchia ha anche un altro vantaggio: si asciuga molto velocemente. Non ci sarà quindi bisogno di lasciarla in asciugatrice o stesa al sole per troppo tempo. E per concludere con un altro pregio degno di nota, non ha nemmeno bisogno di essere stirata. Il tessuto stesso, se steso bene sul tavolo, impedisce alle odiate grinze di formarsi. Buone notizie, quindi per chi ha poco tempo a disposizione, ma desidera avere una tavola in perfetto ordine.

Come smacchiare una tovaglia colorata

Stiamo preparando una cena in soggiorno con amici di vecchia data ma non vogliamo rinunciare alla classica tovaglia di cotone colorata? È probabile che a fine serata, oltre al ricordo di una bella cena, ci si ritrovi ad avere anche qualche macchia, sulla tovaglia o sui tessuti del soggiorno, soprattutto se abbiamo ospitato famiglie con bambini.

Niente paura: smacchiare una tovaglia colorata, uno strofinaccio o la biancheria per il soggiorno non è più un problema come ai tempi delle nostre nonne che, spesso sprovviste di lavatrice, usavano sapone e olio di gomito per eliminare le macchie oppure… rimedi casalinghi. Pur potendo contare su una valida alleata come la lavatrice, è comunque necessario pretrattare la macchia, per evitare che si secchi e non vada via col lavaggio. Attenzione, però, a non rovinare il colore della tovaglia usando metodi troppo aggressivi: bando alla candeggina, che agirebbe subito sui colorati, creando un’indelebile macchia scolorita.

Come lavare e smacchiare gli strofinacci da cucina

Gli strofinacci fanno parte della categoria di biancheria più soggetta a venire a contatto con macchie di varia natura. Pensiamo agli strofinacci per la cucina che utilizziamo quando siamo ai fornelli. Spesso, mentre cuciniamo, ci puliamo le mani sul grembiule o sullo strofinaccio, badando poco alle macchie. Eppure, anche gli stracci che usiamo durante le pulizie di casa, proprio come gli accessori e la biancheria da bagno, hanno bisogno di essere smacchiati e disinfettatiCome pulire gli strofinacci per la cucina e per il bagno al meglio?

Un ottimo alleato naturale per disinfettarli è il tea tree oil: si tratta di un olio che igienizzerà i capi e gli oggetti, lasciando anche un ottimo profumo. Basterà versarlo sul tessuto o sull’oggetto da pulire. Anche il sapone di Marsiglia è ideale per il prelavaggio: basta passare la saponetta sui capi da lavare, formando una schiuma e lasciare agire per una quindicina di minuti, per poi immergere il capo nell’acqua calda.

Non dimentichiamo, infine, aceto e bicarbonato: in caso di macchie ostinate su tessuti resistenti si può versare direttamente l’aceto sul panno e lasciare agire. Il bicarbonato invece può essere aggiunto nella vaschetta del detersivo della lavatrice oppure si può miscelare con un po’ d’acqua e creare una pasta densa con cui trattare le macchie.    

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